E vissero felici e contenti ?!?
C’era una volta una Terra Santa e due popoli, israeliani e palestinesi, che ne rivendicavano la sovranità. Conferenze internazionali, guerre, proclami, cessate il fuoco, nulla era servito per porre fine a questo annoso problema. Fino a quando nel 2000, per arginare il “disgustoso fenomeno degli attacchi terroristici” (tesi del costruttore) lo stato israeliano decise di edificare un muro “difensivo” di oltre 700 km per dividere i due stati …
A novembre ho avuto la fortuna di fare un viaggio importante, uno di quelli che devi fare nella vita. Grazie a una mia carissima amica di stanza a Betlemme, zaino in spalle, ho fatto un tour israelo/palestinese e ho potuto vedere con i miei occhi cosa stia accadendo nella Terra Santa, che di santo ormai non ha che uno sbiadito ricordo. Il fiume di morti in entrambe le fazioni ha reso ormai questo territorio maledetto agli occhi di qualsiasi divinità per la quale questa guerra si combatte. In particolare ho potuto vedere da vicino la “barriera di separazione israeliana”, l’ennesimo muro della vergogna che la storia ci ha consegnato. Non erano bastati Berlino, Belfast e Nicosia all’umanità per accantonare questa abominevole idea, come al solito confezionata con un saccodiballe per giustificarne la necessità agli occhi dell’opinione pubblica mondiale. Il muro, iniziato nel settembre del 2000, sta crescendo di anno in anno e come nel vecchio Qix sta ingoiando a poco a poco tutti i territori palestinesi.
Se nel vecchio Qix bastava il 75% per passare il livello, qua sembra esserci solamente una soluzione, avere il 100%.
Ma siamo sicuri che dopo tutto ciò … vivranno felici e contenti ?!?
Il Muro di Berlino era alto 4 metri, quello israeliano 8. Non è vero che la Storia non insegna nulla: insegna a proseguire oppressione e apartheid, a costruire un nuovo vecchio regime coloniale. A usare i muri per annettere territori e chiuderci dentro il “nemico”.
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