Morricone, il Berghain e la teoria del rimbalzo di Sven

Berlino, Friedrichshain, ore 4:57. Nonostante la sveglia sia alle 6:14 (c’è un volo da prendere per Düsseldorf ndr), gli occhi si spalancano all’improvviso con la certezza di aver dimenticato qualcosa. Ripasso con la mente sotto le coperte del divano letto di Giulia, che bello provare a utilizzarla dopo 72 ore di paura e delirio a Berlino, ma di questo parlerò più tardi.

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