La mia quarantena in quel di Barcellona volge quasi al termine ed è tempo di fare un bilancio.
Come è andata?
Alla grande! Nonostante viva da solo ho avuto la fortuna di passarla in compagnia. Un amico ospitato per alcuni giorni pre-lockdown è diventato un ottimo compagno di baloccate casalinghe in questo pazzo periodo.
Ok, ma come hai passato il tempo?
Ho avuto la (s)fortuna di essere disoccupato da prima che iniziasse il lockdown, quindi di tempo libero ne ho avuto in abbondanza. Libero da dedicare a passioni, vecchie e nuove, anche cazzeggiando un bel po’ ma con moderazione.
Il luogo in cui ho trascorso gran parte del tempo è sicuramente il balconcino di 3 metri quadrati, cari amici la prova costume lato abbronzatura è già vinta.
Prova costume tuttavia impietosa dal punto di vista fisico. L’unico costume che possa adeguarsi alle mie nuove rotondità è quello da omino della Michelin, sapete se hanno rinviato anche il Carnevale a quest’estate? Da buon appassionato di cucina mi sono divorato la Masterclass di Bottura per prendere idee e spunti, mentre alcuni amici hanno pensato bene di darmi il colpo di grazia invitandomi a un divertente e colorato concorso culinario. Paste al forno, tagliatelle, gnocchi, farinata, pizza, lievito madre, padre e parenti fino al quarto grado, ho consumato più farina in questi 3 mesi che nel resto della mia vita…
Mi sono visto un paio di serie e ho completato finalmente la trilogia del Signore degli Anelli, ma tra i piaceri riscoperti il primo posto va sicuramente alla lettura, colpevolmente messa da parte negli ultimi anni per “mancanza di tempo”, che razza di imbecille!
Proprio in un periodo di reclusione coatta a casa non c’è stato niente di meglio che viaggiare con la mente. Grazie alla mia piccola libreria ho fatto un tuffo nell’Europa del ‘500 tra Anabattisti e Luterani per passare alla Napoli del ‘700 raccontata da Goethe nel suo Viaggio in Italia. La comodità di viaggiare, e fantasticare, standosene a casa è stato un lusso in questo periodo tormentato a causa del Covid-19.
Per questo motivo non comprendo le critiche spicciole per l’apertura delle librerie in anticipo rispetto ad altre attività commerciali, avvenuta sia in Italia che in Spagna. Non saranno certo le librerie a risollevare il PIL nel breve termine, ma proprio nei momenti bui e difficili apprezzo e ritengo fortemente simboliche iniziative culturali per tornare alla normalità e rimodellare il futuro. Perché andrà tutto bene solamente se la Cultura siederà al tavolo dei vincitori di questa guerra fantasma.
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro” E. Eco
*Dedicato a tutti coloro che hanno perso qualcosa a causa di questo maledetto virus. Chi un parente o un amico, chi il lavoro, chi la solidarietà verso il prossimo.
** Un pensiero al grande Luis Sepulveda, vittima illustre del Covid, triste conferma che sono sempre i migliori che se ne vanno.