Se vi siete annoiati leggendo le mie riflessioni sul Camino, spero di risollevarvi il morale dandovi alcuni consigli pratici, tra il serio e il faceto, nel caso in cui vogliate mettervi in cammino verso Santiago.
1 – Preparazione fisica
“Parti ad agosto? Farà caldissimo, attento al sole e mi raccomando bevi tanto!”
Alla luce di questi moniti per non farmi trovare impreparato ho trascorso due settimane di ritiro a Montefiascone durante la Fiera del Vino. Risultato? Ero prontissimo per il Vinitaly e forse l’Oktoberfest, un po’ meno per il Camino di Santiago…
Allenate le gambe piuttosto che il fegato!
2 – Ripassate le lingue
Inglese? Francese? Tedesco? Giammai!
Milanese, piemontese, friulano, queste sono le lingue che vanno per la maggiore*. Dopo gli spagnoli siamo i più presenti, quasi il 9% circa di tutti i pellegrini nel 2017, secondo le statistiche ufficiali dell’Oficina del Peregrino, e in continua crescita. Quindi se non sapete cosa siano le fiacche allenatevi parlando con i vostri amici del nord.
3 – Abituatevi a dormire in ogni condizione
Se volete vivere al 100% l’esperienza del Camino alloggerete negli ostelli riservati ai pellegrini, gli Albergues, che si distinguono in 3 categorie: parroquial, municipal e privados, in ordine crescente di prezzo e molto spesso di servizio. Dormirete in camerate da 4 fino a 60 letti, condividendo gioie e dolori, profumi e flatulenze con i vostri compagni di stanza.
Ho avuto il piacere di condividere la terza notte con un inglese che sembrava una motosega ingolfata. Dopo 3 ore da incubo ho scoperto che l’ostello aveva un distributore automatico con birre fresche e tappi per le orecchie. Meno male che dopo 4 birre mi erano rimaste alcune monete per i tappi.
4 – Portatevi un kit di pronto soccorso
Penso di non aver mai preso in vita mia tante medicine e pomate quanto nelle 4 settimane del Camino, non capisco perché non sia sponsorizzato dalla Voltaren con tutti i soldi che fa! Vesciche, tendiniti, infiammazioni varie sono all’ordine del giorno, soprattutto per quelli che, como il sottoscritto, hanno sottovalutato l’importanza di una preparazione fisica adeguata.

Ecco a voi il mio tallone di achille!
Il supporto dei compagni di viaggio e degli hospitaleros (coloro che gestiscono gli ostelli) è comunque ammirevole, per gli insegnamenti su come prendersi cura di una fastidiosa vescica o per i portentosi rimedi che possono offrirti, come un unguento dell’Amazzonia che un signore brasiliano mi ha offerto, una bomba!
5 – Rinunciate a qualcosa
Mentre preparavo il Camino mi sono convinto di volerlo onorare rinunciando a qualcosa di cui non potevo fare a meno. Dopo una rapida analisi la short list era già pronta: alcool, sigarette o facebook. Scelta apparentemente scontata, ho voluto comunque analizzare gli effetti negativi di ognuna di esse e sulla scia di funeste tragedie e drammi familiari ho compreso quale fosse il male supremo: facebook. E devo dirvi che un mese senza vedere selfie in macchina è passato liscio come l’olio.
6 – Rinunciate a tutto, ma non al cibo!
Qualsiasi percorso facciate avete la possibilità di gustare l’immenso patrimonio enogastronomico della Spagna, per cui sconsiglio vivamente di mettervi a dieta durante il Camino. Dai vini della Rioja ai mariscos della Galizia avrete mille opportunità per deliziare il vostro palato dopo una lunga giornata, non lasciatevele scappare 😉

Pulpo e vino bianco, colazione da campioni – Melide, Galizia
Spero questi aiuti vi siano utili nel caso in cui decidiate di fare il Camino. Se lo avete fatto e avete altre dritte lasciate un commento!
* A parte gli scherzi il Camino è un crogiolo di nazionalità e lingue, una moderna Babele tanto per essere in tema. Ho avuto il piacere di conoscere individui di oltre 20 nazionalità e la nostra bella lingua, ahi noi, non è cosi popolare. Se avete tempo e modo ripassate le lingue ed evitate di fare comunella solo con gli italiani, lasciatevi travolgere dallo spirito internazionalista del Camino 🙂
Dedicato a tutti coloro che si mettono in viaggio alla ricerca di qualcosa di nuovo e sconosciuto, che la gioia dell’ignoto vi pervada!
Un pensiero su “6 consigli per preparare al meglio il Camino di Santiago”