Estate, tempo di ferie, ospitate al Papeete e letture sotto l’ombrellone. Approfitto di questo periodo per segnalare un libro uscito ormai due anni fa, ognuno ha i suoi ritardi. Non sono un critico e scrivo come i cani, forse proprio per questo mi piace parlare dell’opera prima di un amico che scrive in modo sublime con una padronanza di linguaggio, dal salentino all’inglese, ineguagliabile.
Non vi dico nulla della trama e non perché non voglia anticiparvi il contenuto, semplicemente perché l’ho letto due mesi fa e la mia memoria immagazzina ricordi per un massimo di 72 ore. Posso solamente dirvi che Filippo è riuscito a raccontare un amore puro e quanto mai impossibile in una cornice struggente e piena di suggestioni, la sua preferita, il sud. Potete trovare il libro nelle migliori librerie del Paese o affidarvi ai peggiori distributori online del globo, fate vobis. Se volete l’autografo dell’autore dovete mettervi in fila, spero che con questa captatio benevolentiae io sia davanti a voi.
In alternativa potete sempre fare un’ospitata al Pepeete, sembra che ultimamente chiamino cani e porci, soprattutto porci.
Buona lettura.
*Dedicato al destino, alle amicizie in comune e ai matrimoni nelle masserie