Morire sotto tortura, nel 2016, nell’altro lato del Mediterraneo.
Reazioni della classe politica? Timidissime, molte quelle retoriche.
Reazione dell’opinione pubblica? Chi ce l’ha mandato in Egitto, poteva starsene a casa sua.
La colpa è solo tua Giulio.
Hai la colpa di essere stato un uomo libero alla ricerca della verità.
Sei colpevole di essere stato una vittima della ragion di stato, l’ennesima. Un essere umano è meno importante degli affari, idealista da quattro soldi. Se solo avessi cercato verità di comodo in Italia, invece che scomode in Egitto magari qualche sovranista sarebbe sceso in piazza per te. Hai avuto la sfortuna di nascere, crescere e vivere in una fase in cui troppi individui, i giovani soprattutto, me compreso, assimilano qualsiasi nefandezza, non si mobilitano e non scendono in piazza per le grandi battaglie.
Ciao Giulio, avresti meritato un mondo migliore, quello per cui ti sei battuto. Per salutarti, prendo in prestito le parole di Don Pietro nel finale di Roma città aperta.
Volevate uccidere la sua anima, avete ucciso soltanto il suo corpo.
*Dedicato a Paola Deffendi e Claudio Regeni. La vostra ricerca della verità per Giulio è una lectio magistralis di tenacia e sobrietà.